Operazione 12-12bis
Occorre trasportare i pali sul posto con mezzo meccanico.
Poi a braccia posizionare ciascuno a fianco al punto dove andrà piantato.
Operazione 13
Qualche ora prima dell’intervento dell’escavatore occorre mettere ciascun palo in piedi dentro ad ogni buco già ben bagnato.
Sollevando il palo e lasciandolo cadere bruscamente più volte il palo si pianta nel terreno diritto per un tempo che basta all’arrivo del mezzo meccanico.
Operazione 14
Per controllare la giusta profondità di infissione nel terreno (e quindi dover tagliare in testa alla fine del lavoro meno pali possibili) è bene segnare con una bomboletta spray il punto fino al quale il palo dovrà essere piantato. Questa operazione si può fare con l’aiuto di un palo sottile utilizzato come misura, nel quale sia stato attaccato in alto un traverso orrizzontale. Appoggiato il traverso sulla sommità del palo pronto per essere piantato si spruzza un po’ di vernice sul palo appena sotto alla misura. In questo modo i pali verranno piantati rimanendo fuori terreno tutti per la stessa lunghezza.
Operazione 15
Per piantare i pali nel terreno (precedentemente preparato come da punti precedenti) occorre usare un escavatore meccanico pesante.
Per farlo entrare in profondità nel terreno ben bagnato di solito è sufficiente appoggiare la benna sopra al palo scaricando parte del peso dell’escavatore sul palo, senza necessità di battere la benna sul palo. Ma sicuramente la tecnica migliore è quella di utilizzare un escavatore meccanico dotato di martello pneumatico, previo inserimento tra punta del martello e palo di una apposita tazza rotonda di metallo pesante “pianta-pali”. Attenzione: il battito del martello pneumatico in pali sottili e terreno non sufficientemente bagnato potrebbe provocare la rottura a metà dei pali. Dove ci sono di questi rischi è bene legare la parte in alto del palo con grosso filo di ferro prima di iniziare a batterci sopra.
È assolutamente sconsigliato provvedere all’esecuzione di fori nel terreno con trivella per poi mettere il palo successivamente. Per almeno tre motivi:
1) fare un foro nel terreno con trivella, sia manuale che su trattore, richiede una quantità di tempo molto più grande rispetto a fare un semplice foro con un palanchino e bagnare il terreno in quel punto.
2) nel caso di terreni sassosi la trivella dovendo procedere a tutta larghezza difficilmente riuscirebbe a procedere alla profondità giusta, mentre invece un sottile palanchino potrebbe infilarsi tra i sassi che poi si sposterebbero grazie al palo e al terreno bagnato
3) il terreno riportato all’interno del foro dopo aver messo il palo non tornerebbe mai più tenace come il terreno vergine. Il palo non sarebbe mai solido ma soprattutto quel foro, specie nei terreni argillosi, sarebbe come un bicchiere nel quale rimarrebbe acqua a lungo dopo le piogge, provocando la marcescenza accelerata del palo
3bis) mettere all’interno del foro dopo il palo del cemento invece che riempire di nuovo con terra sarebbe ancora peggio: tra palo e cemento rapidamente si formerebbe una intercapedine dove rimarrebbe acqua, portando il palo a marcire. Con l’aggravio che al momento di sostituire il palo marcio con un palo nuovo il cemento rappresenterebbe un impedimento. Infiggere il palo a pressione nel terreno prima bagnato in quel punto come consigliamo noi produce invece una situazione nella quale, a terreno essiccato, il palo rimane solidissimo e il terreno così pressato dopo essere stato bagnato è quanto di più impermeabile si possa ottenere.
Operazione 16
Per piantare i pali nel terreno (precedentemente preparato come da punti precedenti) dove NON arriva un escavatore meccanico occorre picchiare con grande mazza a mano per decine di volte, fino a raggiungere il segno fatto con la bomboletta. Si consiglia di tenere i pali più sottili da usare in queste situazioni.