Operazione 21

Se si è riusciti a piantare i pali tutti fino alla stessa profondità gli stessi sono già pari in alto e non è necessario fare niente.
Se invece alcuni non si è riusciti a piantarli come gli altri andranno tagliati nella parte alta con motosega.

Operazione 22

Facendo prima un foro diametro 4 mm con un trapano a batteria, si avvitano gli isolatori nella parte alta del palo.
Tutti alla medesima distanza dalla rete metallica sottostante (circa 15 cm).

Operazione 23

Il filo di acciaio spessore 1,6 mm venduto in bobine da 200 m va disteso lungo la recinzione utilizzando una sorta di cilindro che ne consenta il suo srotolamento senza che questo si annodi su stesso (fatto estremamente probabile in altro modo). Poi va inserito all’interno degli isolatori e messo bene in tensione tirando fortemente nel punto di arrivo (solitamente una molla – cancello)

Operazione 24

Con minuscole fascette di plastica si ferma il cavetto d’acciaio a ciascun isolatore.
Questo per evitare che con il vento (o per altri motivi) esca e si vada ad appoggiare alla recinzione sottostante, annullando l’efficenza dell’impianto intero.

Operazione 24Bis

Per mantenere in tensione il filo elettrificato ed evitare che anche solo con la dilatazione termica inverno-estate, se non con impercettibili spostamenti dei pali nel tempo, questo si allenti finendo con il toccare la rete metallica sottostante, bisogna mettere ogni 100, max 150 m, delle molle a trazione ben tese sul filo stesso.

Operazione 25

L’elettrificatore va collegato alla linea 220V e posizionato in un luogo riparato dalle intemperie.
Poi l’impulso ad alto voltaggio va portato con cavo speciale schermato al cavetto di acciaio sopra la recinzione.
Il negativo a terra invece va portato alla rete metallica con un ferro zincato di medie dimensioni, in modo da far rendere l’impianto alla massima sua efficenza.
Ogni volta che c’è una interruzione nella recinzione (ad esempio per un cancello) occorre dare continuità al negativo collegando insieme con un grosso filo di ferro zincato le due reti ai due lati del cancello.

Operazione 26

Il recinto elettrico sopra la recinzione deve formare un anello che non deve essere chiuso ma deve rimane aperto per almeno qualche decina di cm. In altre parole, l’elettrificatore deve essere collegato all’inizio del circuito e non a metà di questo. E l’estremità opposta deve rimanere libera senza toccare di nuovo l’inizio del circuito.
In questo modo, collegando all’estremità terminale del circuito una apposita spia di segnalazione a luce led è possibile tenere sotto controllo tutto l’impianto senza doversi spostare lungo tutto il perimetro per controllare che tutto sia a posto, anche se questo fosse lungo diversi km (come il nostro).

NOTA

Un unico filo elettrificato 10-15 cm al di sopra della recinzione alta 190 cm è quasi sempre sufficiente ad impedire ogni tentativo di scavalcamento.
È da preferire rispetto ad un sistema anti-scavalcamento con sporgenza della recinzione verso l’esterno per vari motivi, tra i quali non solo il risparmio economico, anche perché meno sensibile alle nevicate importanti.
Ma soprattutto perché è un sistema che “insegna” ai selvatici a non provarci più (a differenza di un anti-scavalcamento classico dove i selvatici possono provare e riprovare più volte senza avere conseguenze).
Per migliorare ulteriormente la sicurezza del recinto con poca spesa è consigliabile però mettere un secondo filo elettrificato anche all’altezza di 50-60 cm da terra, sull’esterno del recinto. In questo modo un animale che volesse scavalcare prenderebbe la scarica elettrica fin da subito, senza nemmeno arrivare in cima. L’aggiunta di questo secondo filo di corrente rende però più onerosa la manutenzione successiva dalla vegetazione lungo la rete ed aumenta la frequenza di possibili guasti temporanei dovuti a caduta di rami ecc…
Per la realizzazione del secondo filo di corrente più in basso seguire le stesse operazioni illustrate per la posa del primo. Questo secondo filo di corrente dovrà interrompersi in corrispondenza dei cancelli (a differenza di quello sopra la rete che continua con le apposite molle) e la corrente dovrà esservi portata da quello sovrastante con filo isolato.
Per agevolare le operazioni di controllo di tutta la recinzione in occasione di guasti è bene che ogni sezione di recinzione tra un cancello e l’altro rimanga autonoma sia nel filo sopra che in quello più basso all’esterno, paralleli tra loro.